venerdì 21 novembre 2014

La rivoluzione della giustizia: Beccaria, la moratoria, le città per la vita

Mentre i grandi comuni italiani come Milano, Roma, Napoli assieme ad  oltre 1800 città del mondo si schierano contro la pena di morte e confermano l'adesione alla tredicesima edizione della Giornata mondiale dalla Comunità di Sant'Egidio per il prossimo 30 novembre, l'Italia prosegue il suo impegno per la buona riuscita della votazione della moratoria all'ONU.  
  
“Mi auguro che venerdì possa arrivare una buona notizia dall’Onu dal voto sulla moratoria per la pena di morte” ha affermato la vice presidente della Camera, Marina Sereni, concludendo la sua missione a New York per la riunione del Comitato preparatorio della Conferenza dei Presidente dei Parlamenti che aderiscono all’UIP e che si svolgerà al palazzo delle Nazioni
Unite dal 31 al 2 agosto 2015. “L'Italia – ha proseguito - è molto impegnata per convincere il più alto numero di Paesi a votare a favore e la bozza per la moratoria”.

La Rappresentanza italiana è stata protagonista di questa battaglia ed ha potuto contare anche sul Presidente del Consiglio Renzi che era a New York quando fu presentato il libro "Moving away from the death penalty: arguments, trends and perspective" e sulla instancabile mobilitazione di realtà importanti come la Comunità di Sant'Egidio e la campagna Nessuno tocchi Caino e Amnesty International Italia”.

Intanto la città di Milano festeggia quest'anno i 250 anni dell’opera di Cesare Beccaria “Dei delitti e delle pene”, un piccolo saggio che ha rivoluzionato la legislazione giudiziaria dei suoi tempi, dove il celebre giurista e filosofo si schierò contro la disumanità e l’inutilità della pena capitale affermando che la pena dovesse avere principalmente una funzione rieducativa.

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti sono graditi. La redazione si riserva di moderare i commenti che non contribuiscono alla rispettosa discussione dei temi trattati