mercoledì 14 novembre 2018

Pena morte: Commissione Onu approva risoluzione moratoria, maggiori le adesioni


La Terza Commissione dell'Assemblea Generale dell'ONU ha approvato la risoluzione per la moratoria con 123 voti a favore, quindi con un numero maggiore di consensi rispetto al 2016 che aveva visto nella  stessa  Commissione 115 voti a favore e nell'Assemblea Generale dello stesso anno 117.
Senza dubbio un segnale positivo verso l’obiettivo dell’abolizione completa della pena capitale nel mondo!


Ci sono tuttavia, nonostante la tendenza abolizionista, segnali preoccupanti in alcuni Paesi per questioni legate al terrorismo e al traffico di droga. Nello specifico, nel 2016 si erano registrati importanti passi in avanti grazie ai primi voti a favore di Malawi, Swaziland, Namibia, Isole Salomone, Sri Lanka e Guinea, ma abbiamo purtroppo assistito anche ai passi indietro fatti da Seychelles, Niger, Filippine e Guinea Equatoriale, i quali si sono astenuti dopo aver precedentemente votato a favore, delle Maldive che sono passate dall’astensione al voto contrario e dal Ruanda, assente dopo avere in precedenza votato a favore.
La risoluzione che chiede una moratoria universale sulla pena di morte è promossa da una coalizione di paesi di tutto il mondo. 
La campagna contro la pena di morte è stata tradizionalmente una delle priorità italiane, un contributo significativo è stato dato anche dalle organizzazioni della società civile che, insieme al ministero degli Esteri, fanno parte della Joint Task Force contro la pena di morte: la Comunità di Sant'Egidio, Amnesty International e Nessuno Tocchi Caino, che sono stati i principali promotori della moratoria. 

Ecco i voti in commissione 2018 comparati con quelli in commissione e assemblea 2016)
123 a Favore (in commissione 115 - in assemblea generale 117)
36 Contrari   (in commissione 38 - in assemblea generale 40)
30 Astenuti   (in commissione 31 - in assemblea generale 31)
4 Assenti      (in commissione 9 - in assemblea generale 5)

sabato 3 novembre 2018

Lo stato tedesco dell'Assia elimina la pena di morte

lo stato tedesco dell'Assia ha eliminato la pena di morte dalla costituzione che un'anomalia giuridica era rimasta nella costituzione dello stato.

Con il loro voto i cittadini hanno modificato una norma che da 69 anni conservava la pena di morte nell'Assia, seppur eliminata con la Costituzione del 1949. Un voto certamente simbolico, in quanto le leggi federali hanno sempre prevalso su quelle statali, tra il 1946 e il 1949, due persone furono condannate a morte nello stato, ma le sentenze furono successivamente commutate in ergastoli.

La pena capitale è vietata in tutti i paesi dell'UE, quindi questa strana anomalia era  vista con imbarazzo dalla Germania, schietto oppositore della pena capitale.
La pena di morte in Germania fu infatti cancellata dall'ordinamento giudiziario della Repubblica Federale nel 1949, mentre nella Repubblica Democratica fu abolita nel 1987.