Presenti i rappresentanti
delle ambasciate di Italia, Svizzera, Germania, un rappresentante dell'Unione Europea e oltre duecento persone, in maggioranza giovani. La visione dei messaggi video di Papa Francesco e di Desmond Tutu (a cui e' intitolata la sala conferenze) hanno preceduto gli interventi.
La conferenza è durata oltre due ore e mezza durante le quali i relatori hanno rilanciato il tema della pena di morte, dopo che proprio in questi giorni si era ripreso a parlare di pena capitale anche in seguito alle 5 condanne inflitte da un tribunale di Nairobi in relazione all'omicidio di monsignor Luigi Locati, vicario apostolico della diocesi di Isiolo, assassinato nel 2005.
Alla fine tante domande dal pubblico e un vivace dibattito.

Il primo segretario dell'ambasciata d'Italia Andrea Marino, ringraziando la Comunità di Sant'Egidio per il suo incessante lavoro per la difesa della vita, ha diffusamente spiegato il ruolo dell'Italia e della UE nella lotta alla pena di morte e nella difesa dei diritti umani.

Martha Karua, già ministro della giustizia, che ha partecipato ai congressi dei Ministri della giustizia organizzati da Sant'Egidio a Roma, ha spiegato che la pena capitale non e' efficace e contraddice nei fatti il rispetto dei diritti promosso dalla nuova costituzione.

Andrea Trentini, parte di una delegazione di Sant'Egidio proveniente da Roma, ha spiegato il lavoro di Sant'Egidio e le ragioni per essere contrari alla pena capitale e come questa provochi un abbassamento morale dell'intera società e del sogno che la pena di morte diventi per i nostri figli un ricordo di un barbarico passato come e' stata la schiavitù o le discriminazioni razziali.
Tutah ha toccato il problema delle esecuzioni extragiudiziali da parte dei
poliziotti e le modalita' legali di reagire alla violenza
Waweru del Nakuru County Public Service Board and Security expert del Kenya ha parlato della difesa della dignità umana e del fatto che, come cristiani, solo Dio può prendere la vita.
Nel dibattito sono stati toccati diversi temi, da come si vive nel braccio della morte, come convincere una vittima a perdonare, in che modo cambiare la legge, i linciaggi e come lottare contro di essi, la diseguaglianza come causa della violenza, il terrorismo e l'inefficacia della pena capitale come deterrenza, l'ingiustizia verso i poveri e infine la domanda di potersi impegnare contro la pena di morte.
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