Robert Butts Jr |
Robert è un nostro amico di penna, la cui data di esecuzione è fissata per giovedì 3 maggio 2018, nel penitenziario dello Stato della Georgia.
RINGRAZIAMO CHI HA INVIATO APPELLI ATTRAVERSO IL NOSTRO SITO, SONO PIU' DI 1150!
MA DOBBIAMO INVIARNE TANTI DI PIU':
http://nodeathpenalty.santegidio.org
Ci scusiamo per il malfunzionamento, il sistema dell'invio non dava riscontro, anche se gli appelli partivano correttamente.
Dalla lettera di Stefania Montanari, dal 2013 è sua amica di penna:
"Ho iniziato a scrivere a Robert nel 2012, avevo trovato il suo indirizzo su un sito americano con annunci di detenuti in cerca di amici di penna. Avevo letto che amava l'arte e gli avevo mandato una cartolina con la nascita di Venere comprata alla Galleria degli Uffizi e mi aveva colpito sia il fatto che conoscesse Botticelli sia che conoscesse gli Uffizi. Nelle nostre lettere abbiamo parlato molto di arte, ho ricevuto dei suoi disegni. Ho poi saputo che nel 2009, con l'aiuto di amici e sostenitori, ha pubblicato un libro con i suoi disegni, A Portrait of My Journey: Memories from Death Row, io l'ho acquistato su Amazon, ed è incredibile come in questi anni sia migliorato. Ha cercato in ogni modo di migliorarsi e crearsi un'istruzione da autodidatta. Chi è condannato a morte non ha nessun aiuto per imparare, non vengono investiti soldi su persone condannate a morire.
In questi anni, oltre che di arte, abbiamo parlato di tantissime cose, tanto che spesso quasi dimenticavo di scrivere ad una persona che ha passato metà della sua vita in una cella. Robert ha sempre cercato di studiare, leggere e tenersi informato su ciò che avveniva nel mondo.
A volte è quasi più lui a preoccuparsi per me di quanto io mi preoccupi per lui. Mi ha sempre scritto subito dopo i terremoti che ci sono stati in questi anni in Italia, mi ha messo in guardia dai pericoli mentre preparavo il mio cammino di Santiago, come un amico preoccupato per me.
E' veramente diventato un amico e adesso che si avvicina la data della sua esecuzione mi sento forse un po' egoista a pensare più al mio dolore che al suo, perché non si può immaginare quanto mi mancherà. Mi mancheranno le risate che ci siamo fatti in questi anni attraverso le nostre lettere.
Lui si è lamentato poche volte, ma una cosa che lo fa infuriare è che sia la prigione a decidere quante paia di mutande lui possa acquistare!
In questi anni le regole sono diventate sempre più severe. Ad esempio è diventato più difficile per me inviargli libri o cd, da qualche anno non mi è nemmeno più stato possibile inviargli denaro, gli inviavo 50 dollari per il suo compleanno, per il mio compleanno e per Natale.
Soltanto in due i momenti ho sentito Robert veramente scoraggiato: la morte di una cuginetta di 12 anni, annegata a Milledgeville nel 2014 e la morte di uno dei suoi fratelli, avvenuta in carcere. In entrambi i casi oltre al dolore per la perdita si è aggiunta l'impossibilità di stare vicino alla famiglia e di poter fare qualcosa per loro.
Quello che mi ha colpito è che Robert mi ha parlato sempre dei problemi attuali della madre ma mai dei problemi e dell'abbandono che ha subito durante gli anni della sua infanzia e adolescenza".
La storia:
Nel 1996 Robert ha conosciuto un ragazzo poco più grande di lui, Marion Wilson, ed è stato coinvolto nel piano di rubare un'auto da rivendere ad un'autocarrozzeria.
Sono andati insieme in un negozio della catena Wallmart e qui hanno chiesto un passaggio alla vittima, Donovan Corey Parks. Poco lontano Parks è stato ucciso da un colpo di pistola. L'arma è stata ritrovata sotto il letto di Marion Wilson.
Entrambi sono stati dichiarati colpevoli e condannati a morte. Entrambi sono detenuti al Georgia Diagnostic and Classification Prison.
Dopo Robert sono nati da un'altra relazione della madre altri due figli (1980/1982) e da un'altra relazione una figlia (1986).
La sorella maggiore di Robert si chiama Tammy, è nata nel 1975.
Buongorno...vedo che Robert Butts la cui esecuzione è prevista per domani 3 maggio, come me avrebbe festeggiato il 14 maggio il suo compleanno. Ho firmato l'appello e invitato amici tramaite fb a fare altrettanto. Ho lavorato come Educatrice in carcere e sono sempre stata convinta che la persona non è il suo reato...è molto di più come evidenzia Stefania Montanari nelle notizie che ci dà di lui. Non so se il nostro appello riuscirà a fermare l'esecuzione ma sicuramente servirà a manifestare il nostro dissenso. Occorre, infatti, continuare a lottare per giungere all'abolizione della pena di morte in quegli Stati che ancora la praticano ma non solo. Abolire la pena di morte va di pari passo con l'impegno a migliorare presso questi Stati, le condizioni di vita all'interno dei penitenziari affinchè sia riconosciuta la dignità umana...altrimenti è un inferno. Anna Sforza
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