martedì 18 novembre 2014

Usa: Holder, prima o poi scopriremo esecuzione di un innocente


da adnkronos.com 

"Credo che ad un certo punto scopriremo che è stata mandata a morte una persona che non doveva essere mandata, che non era colpevole". Così Eric Holder, il ministro della Giustizia uscente americano, esprime i suoi dubbi e timori sul 
sistema della pena capitale negli Stati Uniti in un'intervista pubblicata oggi da Marshall Project, sito indipendente di informazione che si occupa dei temi della giustizia in America.

"Sono in profondo disaccordo da quanto detto dal giudice della Corte Suprema,
Antonin Scalia, rispetto alla certezza che non vi sia mai stata un'esecuzione 
di un innocente - ha detto Holder - e questa è una delle ragioni per cui io 
personalmente mi oppongo alla pena di morte. Abbiamo il più grande sistema 
giudiziario del mondo, ma alla fine è fatto di uomini e donne che prendono 
decisioni, decisioni difficili. Uomini e donne che sono dedicati ma che possono 
fare errore. E trovo difficile che questo non sia successo nella nostra storia". Holder, che attende la conferma del nuovo segretario alla Giustizia, Loretta Lynch, da parte del Senato, per lasciarle l'incarico, ha anche ricordato come negli ultimi mesi negli stati dove si applica la pena di morte si siano avuti casi di esecuzioni particolarmente brutali a causa "dell'impossibilità di avere i farmaci appropriati" per le esecuzioni.

Ricordando che il presidente gli ha chiesto di avviare una "revisione del sistema della pena di morte e dei protocolli che spero di mettere sulla sua scrivania prima di lasciare l'incarico", Holder ha espresso l'auspicio che in futuro l'America possa interrogarsi sulla pena capitale. "Credo che la situazione stia spingendo il paese verso una domanda veramente fondamentale, anche se difficile, dal momento che ancora il 55% sostiene la pena di morte, riguardo al fatto di continuare ad adottare la pena di morte".

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