Era stato condannato a morte con una falsa testimonianza.
La data di esecuzione era fissata per il 26 agosto, doveva dunque accadere oggi. Invece, quando mancavano meno di 24 ore, la Corte d’appello del Texas ha sospeso l’esecuzione di Bernardo Aban Tercero, un cittadino del Nicaragua di 39 anni, condannato a morte nel 2000 per l’omicidio di un insegnante d’inglese, Robert Berger, nel corso di una rapina a una lavanderia di Houston avvenuta tre anni prima, nel 1997. Bernardo si trovava nel braccio della morte da 18 anni.
La sospensione è arrivata appena in tempo.
Il pubblico ministero aveva detto che il presunto omicida era illegalmente negli Stati Uniti all'epoca dei fatti.
In appello, gli avvocati difensori del condannato a morte hanno dimostrato che un teste dell'accusa al processo nel 2000 aveva reso falsa testimonianza. E ora il caso torna al tribunale del riesame.
In Nicaragua e non solo in molti si sono mobilitati per evitare la condanna a morte di Bernardo Tercero, il solo cittadino nicaraguense nel braccio della morte negli Usa. Dalla presidenza alla Chiesa cattolica, fino agli attivisti come Bianca Jagger, ex moglie del cantante dei Rolling Stones.
Nel paese centroamericano la pena di morte è stata abolita nel 1979, quando presero il potere i ribelli del fronte Sandinista. "Per noi in Nicaragua, dove non abbiamo la pena di morte e abbracciamo lo spirito dell'umanità e della solidarietà, sembra assurdo essere alla vigilia dell'esecuzione di un cittadino nicaraguense", ha detto l'ambasciatore del paese presso l'Organizzazione degli Stati americani, Denis Moncada, rivelando che anche il presidente Daniel Ortega ha chiesto clemenza "ai più alti livelli" dell'amministrazione americana, incluso Barack Obama.
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