Lidia Guerrero, madre di Victor, che aveva già incontrato Papa Francesco a Roma insieme alla Comunità di Sant'Egidio, si è detta certa dell'attenzione che il Papa vorrà prestare al caso di suo figlio e che ci sono "alte probabilità " che egli presenti questa situazione al presidente Obama, nel corso dell'incontro il 23 settembre prossimo a Washington.
Saldaño oggi ha 43 anni e si trova in un carcere di massima sicurezza in Texas. E' stato condannato a morte nel giugno 1996 per un omicidio commesso nel novembre 1995 a Dallas. Secondo l'avvocato difensore Vega la condanna è stata inflitta in modo discriminatorio e il caso è stato esaminato anche dalla
Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani (CIDH) nel 1999.
Nel 2002, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato
la condanna.
Saldaño nel 2004 è stato processato e condannato di nuovo e nel 2007 e la Corte d'Appello del Texas ha respinto la richiesta di annullamento. Soffre di disturbi psichici.
La Comunità di Sant'Egidio, segue con attenzione gli importanti cambiamenti in atto negli USA, dove si registra una diminuzione delle condanne e delle esecuzioni, purtroppo non ancora in Texas. Ha a cuore fin dal 2002 la situazione di questo cittadino argentino e segue la sua vicenda umana di condannato alla pena più dura, orribile e inaccettabile. Insieme alle altre associazioni abolizioniste.
L'avvocato Vega è deciso a mettere tutto il suo impegno per ottenere una decisione favorevole per l'annullamento della condanna e, in una seconda fase, il rilascio di Saldaño, perché, "pur è un uomo che ha pagato troppo con il suo dolore".
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