A 70 anni dalle bombe sul Giappone, l’amministrazione si impegna per la pace Il municipio di Capraia e Limite. Erano le 8,15 locali del 6 Agosto 1945, settant’anni fa, quando a Hiroshima, in Giappone, si scatenò l’inferno causato dalla prima bomba nucleare della storia dell’uomo. L’ordigno scoppiò a 580 metri di altezza sopra la città, provocando un innalzamento della temperatura fino a sessanta milioni di gradi centigradi, dieci volte circa più calda della luce del Sole, fonte di vita per il nostro pianeta. Migliaia di persone morirono all’istante, carbonizzate, così come gli animali, mentre i palazzi di cemento armato e gli oggetti di acciaio si liquefecero. In tutto, considerando anche la successiva onda d’urto dalla velocità di 3.000 metri al secondo, si stima che rimasero uccise oltre 200.000 persone, dopo l’ulteriore esplosione del 9 Agosto a Nagasaki. A distanza di settant’anni da quei tragici momenti, che definirono la fine della Seconda Guerra Mondiale, è doveroso da parte di chi amministra impegnarsi per la sensibilizzazione alla costruzione di un futuro di pace e concordia tra gli esseri umani, scevro da conflitti bellici sanguinari forieri di lutti, disgrazie e dolore. In un mondo ancora segnato dai conflitti e dalle divisioni che lacerano la tenuta geopolitica internazionale, occorre una svolta verso la pacificazione che non può che partire, per il futuro, dalle giovani generazioni e dalla scuola, il luogo deputato alla formazione di una coscienza consapevole e responsabile. Già dal prossimo anno scolastico, il Sindaco e la Giunta coinvolgeranno gli studenti in commemorazioni ed incontri di approfondimento a carattere storico per favorire il percorso di responsabilizzazione.
A novembre del 2014, l’Amministrazione Comunale di Capraia e Limite ha aderito, su proposta della Comunità di Sant’Egidio, alla rete di Municipalità “Città per la Vita/Città contro la pena di Morte”, con la promessa di prodigarsi per operare “in tutti gli ambiti di propria competenza perché siano assicurati spazi di adeguata informazione e sensibilizzazione” sul rifiuto della pena di morte. Le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, hanno prodotto sangue e distruzione, annientando vite innocenti tra cui molti/e bambini/e, configurandosi come una pena di morte ripetuta per 200.000 volte. Esecuzioni capitali singole o collettive, esistenti ancora oggi in numerose parti del mondo, devono lasciare spazio a risoluzioni pacifiche delle tensioni, al fine di giungere il prima possibile ad una realtà fondata sul rispetto dei diritti umani, della dignità e dell’inviolabilità della persona. Per riuscirci, secondo la Giunta di Capraia e Limite, è necessario custodire in maniera viva la Memoria di quanto accaduto ed adoperarsi a tutti i livelli per mutare i comportamenti e le prassi seguite, magari partendo da una massima del celebre filosofo settecentesco, Immanuel Kant (1724-1804): “Agisci in modo da trattare l’umanità, sia nella tua persona che nella persona di ogni altro, sempre anche come un fine e mai soltanto come un mezzo”.
Fonte: Comune di Capraia e Limite - Ufficio Stampa
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