lunedì 26 gennaio 2015

Ginevra aderisce alla campagna internazionale "Città per la vita, contro la pena di morte"

All'indomani degli attentati di Parigi e in Nigeria la città di Ginevra dal 2002 ogni 30 novembre illumina la cattedrale di colore verde

  
Il 23 gennaio scorso il Consiglio Comunale della Città di Ginevra, riunito per discutere dei fatti di Parigi, ha deliberato un impegno a favore dell'abolizione della pena di morte attraverso  l'adesione alla campagna abolizionista internazionale della Comunità di Sant'Egidio. 
Il consiglio ha risposto favorevolmente alla proposta del sindaco Sami Kanaan. Il sindaco aveva già insistito sul "peso simbolico" di un impegno da parte del parlamento comunale dei Diritti Umani di Ginevra e riferendosi al fatto che il progetto era stato avviato già prima degli attentati di Parigi e in Nigeria ha affermato: "Ci sono alcune circostanze che non possono essere previste, ma alcune voci che chiedono di ripristinare la pena di morte ci inducono a pensare che le democrazie ne perderebbero molto e ci incoraggiano a deliberare in favore della campagna "Città per la Vita Città contro la pena di morte". Il Sindaco ha poi aggiunto, citando Robert Badinter, che "la pena di morte non ha mai impedito un crimine violento".   


Dal 2002, ogni 30 novembre la città si illumina la Cattedrale di San Pietro in verde, ma, paradossalmente, Ginevra non ha ancora formalmente aderito alla campagna.

Come noto quest'anno sono state oltre 1900 le città che hanno aderito e illuminato un monumento significativo in occasione del 30 novembre. Il Consiglio Comunale vorrebbe per il 2015 dare una dimensione supplementare all'azione, nella prospettiva di una nuova risoluzione in favore di una moratoria di tutte le esecuzioni che l'Unione Europea ha deciso di sottomettere all'Onu a fine 2014. 

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