L’Indonesia giustizierà undici persone condannate a morte per traffico di droga. Nessuna clemenza ha detto il presidente indonesiano Joko Widodo per gli undici provenienti da Brasile, Francia, Paesi Bassi e Australia. Le autorità indonesiane hanno inviato i diversi Paesi a non interferire più nel diritto sovrano di Giacarta di infliggere la pena capitale. La legislazione del Paese in questa materia è una delle più severe al mondo, la pena di morte è stata reintrodotta nel 2013 dopo cinque anni di sospensione delle esecuzioni.
Il caso ha scatenato nuove tensioni diplomatiche. Brasile e Paesi Bassi, per un precedente episodio di condanna a morte per droga di loro cittadini, hanno già ritirato i loro due ambasciatori.
Centinaia di persone si sono riunite in una veglia a Melbourne per un appello alla grazia dell’ultimo minuto. Le autorità australiane cercano ancora di salvare dal braccio della morte i due connazionali, Andrew Chan e Myuran Sukumaran, arrestati nel 2005 a Bali per traffico di droga.
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