di Enrico Passarella
L’ONU ha fortemente criticato l’esecuzione sbagliata di Clayton Lockett, morto dopo quaranta minuti di agonia, e ha invitato gli Stati Uniti a sospendere tutte le condanne a morte e a iniziare a lavorare per eliminare la pena capitale dal proprio ordinamento.
Colville sottolinea che tale esecuzione infrange anche la Costituzione statunitense, che vieta «punizioni crudeli e inusuali», e che si tratta già del secondo caso del genere nel 2014, riferendosi a Dennis McGuire, deceduto anche lui dopo una lunga agonia in Ohio in gennaio.
Il portavoce continua: «L’evidente crudeltà di queste recenti esecuzioni rinforza chiaramente la tesi che le autorità negli Stati Uniti dovrebbero imporre una moratoria sull’uso della pena di morte e lavorare per l’abolizione di questa pratica crudele e disumana».
La pena di morte è prevista in 32 dei 50 stati americani, dal governo federale e dall’esercito. Il Maryland nel 2013 e il Connecticut nel 2012 sono stati gli ultimi ad abolirla. «L’ONU è contrario alla pena di morte in tutte le circostanze», conclude Colville.
USA: GIURISTI, PER INIEZIONI LETALI SI USI UN SOLO FARMACO - 'SENZA UNA REVISIONE, INTERO SISTEMA PENA DI MORTE E' INGIUSTO'
Washington, 7 mag. - (Adnkronos/Washington Post) - Gli stati che applicano la pena di morte con l'iniezione letale devono usare un solo farmaco per le esecuzioni. E' quanto si legge in uno studio realizzato del Constitution Project, istituto di ricerca legale indipendente, in cui si raccomanda che il farmaco utilizzato sia un barbiturico o un anestetico approvato dal governo americano. E, senza prendere una posizione a favore o contro la pena di morte, viene raccomandata una revisione completa dell'intero sistema dell'applicazione della pena di morte, definito ingiusto e forse incostituzionale.
Lo studio viene pubblicato dopo che ha provocato orrore e polemiche l'esecuzione in Oklahoma di Clayton Lockett, morto di infarto dopo 43 minuti di terribili sofferenze a causa di un'iniezione letale, con un cocktail di tre farmaci che le autorita' dello stato hanno mantenuto segreti. Il presidente Obama si e' detto "sconvolto" da quanto avvenuto, ordinando una revisione sul modo in cui viene applicata la pena capitale.
Anche per gli autori del rapporto "senza una sostanziale revisione, non solo dell'iniezione letale ma tutta la procedura, l'applicazione della pena capitale in America e' ingiusta, sproporzionata e molto probabilmente incostituzionale", come ha dichiarato Mark Early, un repubblicano che negli anni in cui e' stato attorney general della Virginia, tra il 1998 e il 2001, ha
supervisionato 36 esecuzioni. Nel rapporto si elencano 39 raccomandazioni a
cominciare dall'adozione di protocolli trasparenti per le esecuzioni, rendendo pubbliche le informazioni sui farmaci utilizzati e sulle qualifiche delle persone che effettuano l'iniezioni. Lo stato dell'Oklahoma ha approvato una legge che permette di mantenere il segreto sui farmaci, con l'obiettivo di evitare pressioni e proteste contro le case farmaceutiche che li producono.
Negli ultimi anni, i 36 stati che applicano la pena di morte stanno incontrando enormi difficolta' a reperire i farmaci anche a causa di un embargo europeo contro le ditte farmaceutiche responsabili. Anche per quanto riguarda le qualifiche degli addetti alle esecuzioni, negli ultimi le associazioni dei medici e degli infermieri americani hanno piu' volte ricordato ai loro membri il
divieto deontologico, oltre che etico, a prestare assistenza durante le
iniezioni letali.
Ma i problemi con l'iniezione letale sono solo una parte delle preccupazioni dei giuristi riguardo al sistema della pena di morte, ha detto poi Mark White, ex governatore del Texas, stato con il record delle esecuzioni, che durante il suo mandato firmo' 19 ordini di esecuzioni. Nel rapporto, che non a caso si intitola "Irreversible Error", errore irreversibile, si chiede al Congresso di approvate
standard federali per i test di laboratorio e del Dna, che vengano rispettati nei casi di pena capitale. (segue)
(Nut/Zn/Adnkronos)
07-MAG-14 13:13
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