venerdì 20 febbraio 2015

Iran: giustiziato giovane curdo condannato per reati da minorenne


(AGI) - Londra, 20 feb. - In Iran e' stato giustiziato Saman Naseem, un prigioniero politico curdo arrestato quando era ancora adolescente e condannato a morte nell'aprile scorso. 

Ne da' notizia Iran Human Rights (Ihr), secondo cui il ragazzo e' stato impiccato nella prigione di Urmia, nell'Iran nord-occidentale. 

La famiglia e' gia' stata contattata perche' si rechi nel carcere per raccogliere la salma. Per fermare l'esecuzione di Saman Naseem erano scese in campo numerose organizzazioni internazionali, a cominciare da Amnesty International. Il portavoce di Ihr, Mahmood Amiry-Moghaddam, ha ha definito l'esecuzione "disumana" e ha aggiunto che l'ayatollah Ali Khamenei, la Guida Suprema iraniana, se ne deve ritenere responsabile. "Le continue violazione iraniane dei diritti umani fondamentali devono avere conseguenze", ha invocato. Il giovane, arrestato quando aveva 17 anni, era stato condannato a morte nell'aprile 2013 da un tribunale penale di Mahabad, nella provincia dell'Azerbaijan occidentale al termine di un processo sommario. Nonostante abbia ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite per i Diritti del Fanciullo, l'Iran è il primo paese al mondo per quanto riguarda le esecuzioni di minorenni. 

In prigione, fa sapere l'ong, nella fase iniziale dell'inchiesta non aveva alcun avvocato e, secondo una sua lettera scritta dal carcere, era stato torturato (strappate le unghie dei piedi e delle mani, appeso a testa in giu' per ore). Saman aveva scritto una lettera dalla prigione per denunciare le torture: "Nei giorni iniziali, la tortura fu cosi' pesante da lasciarmi incapace di camminare.
Avevo tutto il corpo nero e blu. Mi hanno lasciato appeso per le mani e per i piedi per ore. E durante gli interrogatori e la tortura avevo gli occhi bendati cosi' da non poter vedere gli agenti".


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