lunedì 17 giugno 2013

Al congresso sulla pena di morte: le associazioni allo stand di Sant'Egidio


Mario Marazziti insieme agli attivisti
Tra amicizia e sogno si prepara la prossima giornata delle "città per la vita"!
Le Associazioni impegnate nell’abolizione della pena di morte si confrontano sui dati attuali sottolineando i passi avanti e individuando i nodi da affrontare. Occorre essere vigilanti e nulla è acquisito per sempre. Da parte dei paesi che da tempo hanno abolito viene il sostegno agli altri, questo è però un modo per vigilare sul rischio del ritorno di un pensiero favorevole alla pena di morte nei paesi storicamente abolizionisti.
Tamara Chikunova e
Andre Polida della Bielorussia

Occorre trovare soluzioni intelligenti, strategie che portino a successi. E soprattutto non dimenticare le voci di coloro che aspettano nei bracci della morte. Sono loro che ci chiedono di spenderci per questa battaglia dall'Asia, dall'Africa, dagli USA, dove in questi giorni è forte la preoccupazione per la Florida perché il Governatore ha scelto di accelerare le esecuzioni, e per l'Europa dalla Bielorussia.

Molti amici si riuniscono al desk di Sant'Egidio per decidere come sarà la prossima giornata delle "città per la vita": Spagna, Belgio, USA con Bill Pelke e Libano con  Antoinette Chahine, che ha trascorso da innocente nel braccio della morte in Libano. Si aggiungono amici dal Canada e ancora Joaquin Martinez, anche lui si è salvato dal braccio della morte in Florida dopo anni perché innocente, insieme alla moglie Jessica.
Si aggiunge Sylvie Boukari de Pontual, Presidente della FIACAT (Fédération Internationale des Chrétiens contre la torture et la peine de mort), amica di tanti anni.



 E ancora ci raggiungono gli amici della Bielorussia, di Taiwan, di Hong Kong, della Tailandia e gli amici del Congo. Insieme siamo più forti!
 

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