domenica 25 maggio 2014

Maldive: dopo 60 anni di moratoria nell’arcipelago un adolescente rischia la condanna a morte

In seguito al ritorno della pena di morte nell'arcipelago delle Maldive un adolescente di 16 anni diventa il primo minore in pericolo di condanna capitale.

Le Maldive hanno reintrodotto recentemente la pena di morte dopo una lunga moratoria durata 60 anni. La legge prevede che la sentenza capitale possa essere applicata in certi casi anche a bambini di 7 anni. 

Il governo si dice costretto a reintrodurre la pena di morte in seguito a un aumento della criminalità dovuta alle bande e probabilmente al traffico di droga. Rivela di aver iniziato a installare gli strumenti per le esecuzioni nella principale prigione del paese.  

Non è ancora chiaro se il giovane sia a rischio di esecuzione, il ministro Mohamed Shareef ha dichiarato che anche in caso di condanna la procedura è molto lunga. Di fatto l'introduzione legge islamica, in vigore dal 27 aprile, ha modificato il sistema penale del paese introducendo la sentenza capitale anche per i bambini, che verrebbe però eseguita al compimento della maggiore età. La prospettiva è dunque che i bambini condannati trascorrerebbero tutti gli anni dell'adolescenza nel braccio della morte. 

Il ritorno alla pena di morte, e in particolare nel caso di minori, ha suscitato indignazione nel mondo. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti dell'Uomo ha espresso profonda inquietudine e la Federazione Internazionale dei Diritti dell'Uomo (FIDH) ha dichiarato che la possibilità di condannare a morte un bambino di 7 anni costituisce "un'enorme violazione dei diritti fondamentali dell'uomo".

Ha preso il via intanto una campagna di mobilitazione online per boicottare le Maldive, affascinante meta turistica nell’Oceano Indiano. Numerose le condanne da parte delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea. Ieri, i tour operator francesi hanno scritto alle autorità per denunciare le ripercussioni delle decisioni sul turismo. Nelle Maldive, abitate da poco più di 350 mila persone, non esiste libertà di culto e l'islam sunnita è religione di Stato. Nel 2008, un emendamento costituzionale ha negato ai non musulmani la possibilità di avere la cittadinanza. Nel Paese l'alcool e la carne di maiale possono essere serviti solo in aeroporto e nei resort dove non lavora personale del luogo. 
http://it.radiovaticana.va/news

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