lunedì 7 novembre 2016

Pena di morte: Sant'Egidio a Nairobi. Dalla commutazione delle pene all'umanizzazione della società

Il 6 novembre alla Kenya School of Law di Nairobi si è tenuta una importante iniziativa in occasione della Giornata Internazionale "Città per la vita, contro la pena di morte" realizzata dalla Comunità di Sant'Egidio col supporto della Ambasciata Svizzera in Kenya.


L'occasione l'annuncio della commutazione di tutte le condanne alla pena capitale in Kenya - oltre 2700 persone - in ergastolo.

La conferenza è stata aperta dall'Ambasciatore svizzero in Kenya Ralf Hoeckner, che ha ricordato l'impegno della Svizzera in questa lotta ed ha invitato il governo keniota a votare l'accettazione del Secondo Protocollo opzionale nella votazione ONU per la moratoria contro la pena di morte. 

Oltre 350 giovani di Nairobi e di altre città del Kenya hanno partecipato alla conferenza.

Andrea Trentini della Comunità di Sant'Egidio ha sottolineato l'importanza del lavoro di umanizzazione della società a livello individuale e collettivo anche al di là della politica. Martha Karua, già ministro della Giustizia e membro costituente, ha spiegato perché è mancato il coraggio di abolire la pena di morte già nella nuova Costituzione ma anche quali sono gli appigli che vi si possono trovare per questa lotta. Il deputato Agostinho Neto, fondatore della Commissione per i Diritti umani, ha parlato dell'Inter legislativo in corso, mentre Harriette Chaggai, del direttivo della Law Society of Kenya, ha sottolineato le ragioni morali e legali per opporsi alla pena di morte. 

Una grande quantità di domande ha dato conto dell'interesse dei presenti, la conferenza e il dibattito sono stati moderati da Francis Waithaka in rappresentanza della Comunità di Sant'Egidio del Kenya.

Erano presenti anche rappresentanti diplomatici dell'Italia e del Malawi, e attivisti del lavoro nelle carceri.

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