lunedì 28 novembre 2016

Una voce dall'Africa: la cultura vince la pena di morte

Susan Kigula riceve il diploma in "Amicizia"
....è successo a Susan Kigula, ugandese rinchiusa nel braccio della morte per 17 anni. La sua bambina aveva un anno, oggi è una ragazza di 18. Ci mostra con orgoglio le sue foto al telefonino, Susan è vissuta per lei. Quando è stata liberata la sua felicità più grande è stata poter riabbracciare sua figlia. 
   
Uscita  di prigione a gennaio 2016, oggi gira il mondo per difendere la causa dei tutti gli altri che sono nel braccio della morte. Riuscirà nell'intento? Lei è convinta di si. 

Susan Kigula durante il periodo di prigionia ha creduto che studiare potesse fare la differenza. Nel braccio della morte ha ottenuto di poter studiare diritto e infine di conseguire la laurea in giurisprudenza. 

Susan con gli studenti della scuola di Sant'Egidio



Lo racconta a Roma in una affollatissima cerimonia di consegna dei diplomipresso la scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant'Egidio. Dopo la sua testimonianza tutti gli studenti della scuola hanno voluto donarle un diploma in "amicizia". 

La sua liberazione è avvenuta quando un team di avvocati ha deciso di sostenere la petizione "Kigula" da lei stessa promossa contro l'inutilità della pena di morte.  


Con le compagne in carcere in Uganda

Dice rivolgendosi ai giovani provenienti davvero da tutti i paesi del mondo: "...Se io ho potuto cambiare il mio destino, lo potete fare anche voi". Molti si sono congratulati con lei, in particolar modo le donne.

Il livello scolastico delle donne in carcere in Uganda è molto basso per questo studiare può cambiare la propria storia. La petizione "Kigula" è di grande aiuto anche per gli altri prigionieri. Dice Susan Kigula che alcune sue ex compagne nel carcere della città di Kampala stanno intraprendendo gli studi universitari. 

Susan ha inoltrato una richiesta di incontro con il Presidente Ugandese Museveni, perché vuole convincerlo a cambiare idea sulla pena di morte. Aggiunge: "Sarà anche un uomo duro, ma è pur sempre un uomo, e negli anni avrà sicuramente la possibilità di maturare un pensiero più umano".

Ricordiamo che l'ultima esecuzione in Uganda è avvenuta nel 2005 e che la Corte Suprema ugandese ha reso incostituzionale la condanna a morte di 417 persone a seguito della petizione guidata da Susan Kigula.  
        







Susan Kigula sarà al Colosseo il 30 Novembre per la Giornata Mondiale di "Città per la vita, città contro la pena di Morte" organizzata da Sant'Egidio in più di 2000 città nel mondo.     

  

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti sono graditi. La redazione si riserva di moderare i commenti che non contribuiscono alla rispettosa discussione dei temi trattati