La Corte suprema e il governatore del Missouri si sono rifiutati di intervenire per concedere la clemenza e tentare di evitare un'altra esecuzione della pena capitale in Missouri, nel caso di David Zink, un 55enne che è stato messo a morte nel penitenziario di Bonne Terre, con un'iniezione letale.
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Il no del Nebraska alla «morte di stato» era arrivato arriva mentre nel mondo si diffondeva la notizia della morte di Paula Cooper, la teen-ager condannata negli anni Ottanta alla sedia elettrica e che era poi stata salvata dalla condanna a morte. Paula, che per tre anni era stata la più giovane inquilina di un «braccio della morte» nella storia americana moderna, aveva trascorso 30 in carcere. Paula, si è tolta la vita a Indianapolis due anni dopo essere uscita di prigione in libertà vigilata e pochi giorni prima di arrivare alla sua definitiva libertà. Una libertà che forse le appariva troppo difficile dopo una reclusione così lunga e per la scarsa accoglienza da parte della società intorno.
Mentre esprimiamo il nostro dolore per questa esecuzione riflettiamo ancora sul senso della pena e della giustizia, perché davvero non c'è giustizia senza vita e non c'è giustizia senza misericordia.
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