lunedì 15 luglio 2013

Succede a Roma: un pranzo in carcere, detenuti e anziani insieme

a tavola insieme
alla Terza Casa di Rebibbia
L’esperienza di un abbraccio
che riconcilia tutti con la vita

Nel refettorio della Terza Casa di Rebibbia, 43 detenuti hanno pranzato con gli anziani della Comunità di Sant'Egidio di Torrenova. Un menù speciale: pasta fredda, pollo arrosto, patate, cocomero a volontà e caffè. I dolci, preparati in casa dagli anziani di Torrenova. Coloro che osservano il mese sacro di digiuno del Ramadan hanno potuto mangiare pasto alla sera.
 
Venerdì 12 luglio nella Terza Casa del carcere di Rebibbia gli anziani della Comunità di Sant’Egidio di Torrenova sono stati invitati a pranzo. Ad accoglierli nella loro “casa” tutti insieme: i detenuti, la direttrice, gli agenti della Polizia Penitenziaria, gli operatori.  Un'occasione davvero unica e speciale per un pranzo dove oltre alle buone pietanze, si è assaporato nell’affetto e nell’amicizia, quel qualcosa di cui si avverte oggi sempre di più un grande bisogno: vivere l’abbraccio tra tutti che riconcilia con la vita. A rispondere al saluto iniziale di Giovanna della comunità degli anziani, più che l’abbraccio commosso di Fabrizio - uno degli ospiti della terza casa - sono state prima le lacrime sul volto di tanti e poi lo sciogliersi di tutti (giovani e meno giovani) in una bella e salutare conversazione a tavola come in una vera famiglia. Gioia e gratitudine hanno contagiato le tre tavolate: " dobbiamo senz’altro rivederci ancora perché questa bella amicizia aiuta tutti a vivere meglio". "Questo incontro mi ha lasciato nel cuore una grande serenità” è il commento di Rita una volta uscita dal carcere, ma tutti ci sentiamo di poterlo sottoscrivere questo commento. E con Alessandro, ospite della casa che avevamo già conosciuto nel precedente incontro, ci uniamo nel dire con lui: “grazie per questa bella giornata che oggi abbiamo vissuto tutti insieme” .
Il saluto:
Ai nostri amici della terza casa
Noi siamo qui oggi per dirvi che vi siamo vicini.
Voi siete per noi come figli e come nipoti a cui guardiamo con affetto.
Siamo preoccupati per voi, come lo siamo per i nostri cari quando sappiamo che hanno dei problemi o non stanno bene.
E come per loro, preghiamo il Signore e gli chiediamo nelle nostre preghiere di starvi vicino, di aiutarvi in ogni brutto momento che attraversate,  di mandarvi degli angeli che vi consiglino e vi aiutino a superare quei brutti momenti, che a volte sembrano non finire mai.
La vita è fatta anche di difficoltà e di sofferenze,  lasciatevelo dire da noi che di passaggi difficili nella nostra vita ne abbiamo vissuti tanti,  ma sempre con l’aiuto del Signore li abbiamo superati e siamo qui a dirvi proprio questo: non bisogna mai scoraggiarsi perché c’è sempre una via di uscita,   c’è sempre un volto amico che ci aiuta e ci sostiene.
E tra questi angeli e tra questi volti amici, vorremmo tanto esserci anche noi.
L’amicizia può davvero molto.     
Vi siamo vicini, vi vogliamo bene. 
a nome di tutti Giovanna e Anna Maria
della Comunità di Sant'Egidio di Torrenova

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