Il nuovo governo pakistano mette fine alla moratoria sulle esecuzioni di pena di morte instaurata nel paese cinque anni fa. Durante il governo al potere dal 2008, grazie al decreto presidenziale che aveva imposto la moratoria, nessun condannato è stato eseguito. Amnesty International ha chiesto di ristabilire al più presto la moratoria e ha definito la nuova misura sconvolgente e retrograda.
Più di 8000 condannati si trovano attualmente nelle carceri. Molti hanno esaurito i ricorsi e sembra che 450 siano coloro che rischiano a breve l'esecuzione. Il nuovo governo non prevede amnistie e le sovraffollate prigioni del Pakistan sono incapaci di fornire delle condizioni di vita dignitose.
Nel paese era cresciuto un consenso verso l'umanizzazione delle pene, come si vede dalle fotografie che riprendono la partecipazione alla raccolta di firme contro la pena di morte durante l'importante conferenza organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio a Lahore nel dicembre scorso, dal significativo titolo "Humanity for prisoners".
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono graditi. La redazione si riserva di moderare i commenti che non contribuiscono alla rispettosa discussione dei temi trattati