martedì 18 dicembre 2012

17 dicembre 2012. Roberto Benigni dice No alla pena di morte commentando l'art. 10 della Costituzione italiana

Roberto Benigni - La più bella del mondo
Commento all'articolo 10 della Costituzione:
"Io non voglio ammazzare nessuno"
Articolo 10: l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Non si può estradare, consegnare ad un altro paese dove magari c'è la pena di morte o la condizione delle carceri, che mi permetto di dire due parole sulla condizione delle carceri.
Le carceri, i carcerati vivono in condizioni disumane. Non è uno stato civile uno stato che permette una condizione di carceri come questa. E loro lo prevedono nella Costituzione. E' andato il Papa in Parlamento. Dobbiamo occuparci delle carceri è una cosa di solidarietà, di pietà e d'amore verso dei nostri fratelli e dobbiamo avere pietà. La giustizia è giustizia, ci vuole, però un minimo di pietà per questa condizione. E loro lo sapevano e l'hanno scritto
Quando estradavano sapevano che c'era anche la pena di morte
Vi dico un'altra cosa: loro (i padri costituenti ndr) hanno tolto la pena di morte per levare tutto l'orrore e l'incubo di ciò che avevano vissuto
Durante il fascismo ovviamente c'era la pena di morte
Loro l'hanno tolta con l'articolo 27
Mi permetto di dire che io sono orgoglioso di essere italiano in una maniera straordinaria. Mi potete levar tutto ma non che sono italiano
Ma una delle cose delle quali sono più orgoglioso è che noi non abbiamo la pena di morte
Ci sono tanti paesi che si reputano più civili del nostro ed hanno la pena di morte.
Io vorrei dire delle cose: quando ci sono delitti efferati viene in mente di dire l'ammazzerei, ci vuole la pena di morte. E' un istinto ma è un istinto. Ricordatevi che è un istinto. Io capisco. E non è che io perdono, no. La giustizia ci deve essere, quella che si chiama giustizia. Ma la pena di morte no, non se ne può neanche parlare.
Io voglio dire a questi paesi che si reputano più civili che da noi in Italia non c'è una stanza dove vengono portati degli uomini e delle donne per essere ammazzati. Un luogo esiste in questi paesi. Da noi non ci sono queste atrocità. In Italia solo gli assassini ammazzano.
La legge italiana, che è fatta dal nostro voto, non ammette il diritto di strangolare, fucilare o fulminare un essere umano.
In Italia non esiste una persona, un uomo che riceve un salario dallo stato, pagato da tutti noi, pagato per troncare la vita di un altro uomo. Non esiste un pubblico ufficiale che si chiama boia o carnefice. Non c'è, pagato da tutti noi. Siamo sessanta milioni ma io non voglio essere assassino nemmeno per la sessantamilionesima parte di me. Io non voglio ammazzare nessuno.

1 commento:

  1. La nostra costituzione è molto bella perché mette al centro l'uomo, con i suoi diritti e le sue fragilità. Questo è secondo me lo scopo della giustizia e del diritto

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