Durante il rito liturgico presieduto nella rotonda del penitenziario il Papa Francesco ha pronunciato un’omelia a braccio, ricordando che «chi comanda deve servire» e «se tanti re, imperatori, capi di Stato avessero capito questo insegnamento di Gesù e invece di comandare, di essere crudeli, di uccidere la gente avessero fatto questo — ha esclamato — quante guerre non sarebbero state fatte!».
L’opera in bronzo dello scultore Fiorenzo Bacci raffigura Gesù chinato tra le spine per salvare la pecorella smarrita |
Al termine della messa, incontrando i detenuti, gli agenti, il personale e i volontari che lavorano nel carcere, Francesco ha invitato a «rinnovare sempre lo sguardo» e a non perdere la speranza. «Non si può concepire una casa circondariale come questa — ha detto — senza speranza. Qui, gli ospiti sono per imparare o fare crescere il “seminare speranza”: non c’è alcuna pena giusta senza che sia aperta alla speranza». Per questo, ha incalzato, «non è né umana né cristiana la pena di morte. Ogni pena deve essere aperta alla speranza, al reinserimento».
L’opera, in bronzo, dello scultore Fiorenzo Bacci, di Porcia (Pordenone), realizzata in occasione del suo 50.mo di matrimonio, era stata donata al Santo Padre all’Udienza Generale del 12 novembre 2016 (nella foto). Papa Francesco ne ha fatto dono al carcere di Regina Coeli
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