mercoledì 30 aprile 2014

Usa, pena di morte: orrore in Oklahoma durante un'esecuzione. Ora si spera in una moratoria

Dovevano essere eseguiti insieme nello stesso giorno, Clayton D. Lockett e Charles Warner, ora la seconda esecuzione è sospesa. 

Il problema del reperimento dei farmaci usati per l'iniezione letale negli USA sta creando disagio e imbarazzo. Troppi gli episodi di disumanità legati alla ricerca e alla sperimentazioni dei nuovi farmaci. Anche in Ohio è recente la decisione di potenziare le dosi di farmaci usati per l'iniezione letale. Il passo è stato deciso dopo che un detenuto, Dennis McGuire di 53 anni, è morto dopo un'agonia durata ben 25 minuti. Un tempo interminabile, durante il quale l'uomo ha avuto convulsioni e, alla fine, è come soffocato. Gli era stata iniettata una combinazione di farmaci letali mai usata prima negli Stati Uniti.

Auspichiamo che la morte drammatica di quest'uomo porti presto alla decisione della sospensione di tutte le esecuzioni.


(reuters)
NEW YORK - Nel penitenziario di McAlester in Oklahoma era prevista una doppia esecuzione, la prima dopo tantissimi anni, decisa tra mille polemiche. Il primo che doveva essere giustiziato alle 6,30 del pomeriggio con un'iniezione letale era un uomo di colore, di nome Clayton D. Lockett. Ha fatto una fine terribile a causa della rottura della vena in cui gli stavano iniettando il mix letale di veleni.

I testimoni raccontano di aver assistito a una scena raccapricciante ed atroce. Tutto sembrava procedere: iniettato l'anestetico, il prigioniero era stato dichiarato dai medici presenti oramai privo di sensi. Ma quando è iniziata la somministrazione del primo dei due farmaci letali il corpo dell'uomo ha cominciato improvvisamente a muoversi, i suoi piedi e le sue braccia ad agitarsi. Ha cominciato a lamentarsi sempre più forte. Con uno scatto Clayton ha tentato anche di sollevarsi, inutilmente.

In una situazione di caos i medici e gli addetti del carcere hanno abbassato la tenda davanti al vetro dietro al quale c'erano i testimoni. Questi ultimi hanno solo potuto ascoltare l'urlo violento con cui l'uomo ha esalato l'ultimo respiro, ucciso da un attacco cardiaco. Lockett era stato condannato per aver sparato a una donna di 19 anni nel 1999 e per averla poi seppellita viva.

A questo punto la seconda esecuzione è stata rinviata. Per almeno 14 giorni, hanno informato i dirigenti del penitenziario, che ora avvieranno un'indagine per capire cosa è successo e perché. Ma di sicuro la morte di Clayton è destinata a sollevare polemiche, in una fase in cui ricorrere alla pena di morte nei vari stati Usa che lo permettono è diventato sempre più difficile. Questo anche per la decisione di molti Paesi europei di vietare l'esportazione dei farmaci letali, le cui scorte stanno per esaurirsi, costringendo anche a realizzare mix letali 'meno efficaci'. Tanto che qualcuno - forse una provocazione, ma non troppo - ha già proposto un ritorno alla sedia elettrica.


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