Pena morte: anche la piccola Nauru l’ha abolita
Passi avanti anche sui diritti umani
NAURU, 31 MAGGIO – Il parlamento di Nauru – piccolissima isola dell’Oceania – ha approvato diverse leggi che aggiornano il codice penale del Paese, ponendolo in linea con gli attuali standard internazionali sui diritti umani, e ha abolito la pena di morte.
Nauru L’isola di NauruLa pena di morte è stata eliminata dalle leggi di Nauru così come il lavoro forzato e la detenzione in isolamento. La schiavitù è divenuta crimine e altrettanto il lavoro minorile, così come la costrizione per un minore a ”sposare qualcuno in cambio di benefici materiali”.
Secondo ‘Nessuno tocchi Caino’, l’associazione che si batte contro la pena capitale, le nuove leggi rimpiazzano inoltre quelle basate sul Codice Penale del Queensland del 1899, che mutuava le norme anti-omosessualità – ”conoscenza carnale contro l’ordine naturale” – dalle leggi anti-sodomia britanniche, esportate nel Commonwealth durante l’era vittoriana.Le nuove leggi hanno eliminato il ‘reato di omosessualità’ e stabilito che il tentativo di suicidio ”non costituisce più reato ed è materia riguardante più la salute mentale che la legge penale”.Inoltre, la legislazione riformata amplia la definizione di stupro includendo quello del marito e introduce il reato di stalking.
Nauru è una sperduta isola dell’Oceano Pacifico Meridionale che, con i suoi 21,4 chilometri quadrati di superficie, è la repubblica indipendente più piccola al mondo. Essa ha anche la particolarità, che la rende unica, di non possedere una vera e propria capitale, ma semplicemente un centro urbano più sviluppato, sede del governo. Nauru inoltre è una delle isole degli arcipelaghi dell’Oceania a rischio di scomparire per l’innalzamento dei mari.
(@novellatop, 31 maggio 2016)
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