La morte di Kenneth mette ancora in evidenza quanto sia necessario ascoltare l'appello che Papa Francesco ha rivolto ai responsabili degli Stati di abolire la pena di morte.
Kenneth Fults, 47, è stato messo a morte alle 19:00 di ieri, martedì 12 aprile, mediante iniezione di pentobarbital barbiturici nella prigione di stato a Jackson.
Fults è la quarta persona messa a morte in Georgia quest'anno. Un altro detenuto, Daniel Lucas, è in programma per l'esecuzione il 27 aprile.
Fults è stato dichiarato colpevole nel 1997 per aver ucciso una giovane.
Il Comitato di Stato di grazia e libertà ieri ha rifiutato di concedere la grazia a Fults nel corso di un'audizione per la clemenza a Fults. Il Comitato per la grazia è l'unica entità in grado di commutare la pena di morte in Georgia.
In una petizione di clemenza presentata al Comitato per la grazia, gli avvocati di Fults hanno parlato di un'infanzia caratterizzata da incuria e abusi da parte dei membri della famiglia. Probabilmente per queste ragioni Fults ha una disabilità intellettiva. I suoi avvocati hanno scritto che: "Per tutta la vita, Kenneth Fults è stato abbandonato e respinto da coloro che avrebbero dovuto prendersi cura di lui, deriso e respinto da coloro che potevano aiutarlo, picchiato da membri della famiglia e anche da estranei".
Ha espresso rimorso alla madre della vittima e si è assunto la responsabilità delle sue azioni, dichiarandosi colpevole e chiedendo perdono.
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