In Pakistan, nella città di Faisalabad, una donna cristiana è stata salvata dalla pena di morte grazie alla collaborazione tra leader musulmani e attivisti cristiani. Era stata accusata a torto di blasfemia da due studenti musulmani che affermavano di averla vista bruciare il Corano. Decisivo per la risoluzione pacifica del caso sono stati l’intervento di un attivista cristiano e la collaborazione di un leader religioso musulmano, che insieme hanno dimostrato che le pagine bruciate, “non erano del Sacro Corano, ma di un libro di scuola in lingua araba”, finito nella spazzatura durante le pulizie della donna nella nuova casa.
Testo proveniente dalla pagina
del sito Radio Vaticana
http://it.radiovaticana.va/news/2013/11/05/pakistan: accusata di blasfenmia libera con l'aiuto di cristiani
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