Il rappresentante della Repubblica Centrafricana, Dominique Said Panguindji, ha fatto notare la contraddizione tra la costituzione del suo paese che nei primi due articoli dichiara la sacralità della vita ed il divieto assoluto di tortura e violenze, con il recente codice penale che ancora prevede l’esecuzione per l’omicidio e lo stupro. Ma ha anche annunciato la formazione di un Comitato che porti avanti la lotta per l’abolizione de jure anche in Centrafrica.
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