giovedì 11 luglio 2013

Il Vaticano abolisce l'ergastolo e introduce il reato di tortura

Importanti novità nell'ambito della riforma del diritto penale in vigore nello Stato Città del Vaticano, voluta da Papa Francesco.
Da segnalare l'introduzione del delitto di tortura e l'abolizione dell'ergastolo, sostituito con la pena della reclusione da 30 a 35 anni, pene più severe per i reati contro i minori e il riciclaggio.  


 "Una buona notizia, una presa di posizione fondamentale e un segnale importante per chi da sempre si batte per la giustizia e i diritti di tutti", lo dichiara in una nota Mario Marazziti di Scelta Civica e aggiunge "un'indicazione importante per il lavoro che ancora ci aspetta in Parlamento, per una riforma profonda del sistema carcerario e delle pene".        
           
Per il Papa "è necessario che la comunità internazionale adotti idonei strumenti giuridici i quali permettano di prevenire e contrastare la criminalità, favorendo la cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale". Nel testo, il Pontefice spiega che "la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio" intende "ribadire l'impegno della Sede Apostolica a cooperare con questi fini". La legislazione fino ad oggi era ferma - per molti aspetti - al Codice Zanardelli, adottato nel 1929 all'indomani dei Patti Lateranensi che istituirono la Città del Vaticano. Le leggi varate da Papa Francesco con un Motu Proprio sono "in continuità con le azioni intraprese a partire dal 2010 durante il pontificato di Papa Benedetto XVI", che riguardavano in particolare le misure contro il riciclaggio di denaro e il terrorismo internazionale, ma hanno contenuti più ampi, provvedendo all'attuazione di molteplici Convenzioni internazionali, tra le quali possono ricordarsi: le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 contro i crimini di guerra; la Convenzione internazionale del 1965 sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale; la Convenzione del 1984 contro la tortura ed altre pene, o trattamenti crudeli, inumani o degradanti; la Convenzione del 1989 sui diritti del fanciullo ed i suoi Protocolli facoltativi del 2000. Nelle norme penali varate oggi da Papa Francesco è compresa una ridefinizione della categoria dei delitti contro i minori.                      

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