Susan Kigula riceve il diploma in "Amicizia" |
Uscita di prigione a gennaio 2016, oggi gira il mondo per difendere la causa dei tutti gli altri che sono nel braccio della morte. Riuscirà nell'intento? Lei è convinta di si.
Susan Kigula durante il periodo di prigionia ha creduto che studiare potesse fare la differenza. Nel braccio della morte ha ottenuto di poter studiare diritto e infine di conseguire la laurea in giurisprudenza.
Susan con gli studenti della scuola di Sant'Egidio |
Lo racconta a Roma in una affollatissima cerimonia di consegna dei diplomi, presso la scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant'Egidio. Dopo la sua testimonianza tutti gli studenti della scuola hanno voluto donarle un diploma in "amicizia".
La sua liberazione è avvenuta quando un team di avvocati ha deciso di sostenere la petizione "Kigula" da lei stessa promossa contro l'inutilità della pena di morte.
Con le compagne in carcere in Uganda |
Dice rivolgendosi ai giovani provenienti davvero da tutti i paesi del mondo: "...Se io ho potuto cambiare il mio destino, lo potete fare anche voi". Molti si sono congratulati con lei, in particolar modo le donne.
Il livello scolastico delle donne in carcere in Uganda è molto basso per questo studiare può cambiare la propria storia. La petizione "Kigula" è di grande aiuto anche per gli altri prigionieri. Dice Susan Kigula che alcune sue ex compagne nel carcere della città di Kampala stanno intraprendendo gli studi universitari.
Susan ha inoltrato una richiesta di incontro con il Presidente Ugandese Museveni, perché vuole convincerlo a cambiare idea sulla pena di morte. Aggiunge: "Sarà anche un uomo duro, ma è pur sempre un uomo, e negli anni avrà sicuramente la possibilità di maturare un pensiero più umano".
Ricordiamo che l'ultima esecuzione in Uganda è avvenuta nel 2005 e che la Corte Suprema ugandese ha reso incostituzionale la condanna a morte di 417 persone a seguito della petizione guidata da Susan Kigula.
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