USA: UOMO SALVATO DA BRACCIO MORTE SFIDA CLINTON SU PENA CAPITALE
Washington, 14 mar. (AdnKronos) - "Ho trascorso tutti quegli anni nel braccio della morte e sono stato vicinissimo alla mia esecuzione". E' la drammatica testimonianza portata, durante un incontro tra i candidati democratici e gli elettori dell'Ohio dove si vota domani, da Ricky Jackson, che ha trascorso 39 anni in prigione, gran parte dei quali nel braccio della morte, prima di essere scagionato per l'omicidio per il quale era stato arrestato a 18 anni.
"Alla luce di quello che lo ho raccontato e del fatto che ci sono casi che provano che nel nostro Paese vi sono state esecuzioni di innocenti, io vorrei sapere se lei conferma la sua posizione sulla pena di morte", ha detto poi rivolto ad Hillary Clinton che non sostiene, a differenza di Bernie Sanders, la campagna per l'abolizione della pena capitale.
E di fronte alla richiesta di Jackson l'ex segretario di Stato ha ribadito di essere favorevole alla pena di morte per crimini particolarmente efferati, ed ha fatto l'esempio del terrorismo, che ricadono sotto la giurisdizione federale. Ma ha poi ribadito le critiche al modo in cui molti stati applicano la pena capitale, arrivando ad auspicare che venga abolita la possibilità per gli stati di condannare a morte.
Parlando poi del caso di Jackson ha sottolineato che quella dell'Ohio nei suoi confronti è stata "una parodia di giustizia". "Non riesco neanche ad immaginare quello che ha dovuto affrontare" ha aggiunto rivolgendosi direttamente all'ex detenuto.
"Si tratta di una questione veramente difficile - ha detto ancora la candidata democratica - e quello che ho detto e continuo a credere è che gli stati si sono dimostrati incapaci di condurre processi giusti in grado di dare agli imputati tutti i diritti che gli imputati devono avere. Mi sentirei sollevata se la Corte Suprema o gli stati stessi cominciassero ad eliminarla".
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono graditi. La redazione si riserva di moderare i commenti che non contribuiscono alla rispettosa discussione dei temi trattati