La prima adesione a "citiesforlife" 2011 |
Il 4 dicembre il parlamento della Mongolia ha approvato il nuovo codice penale, la cui entrata in vigore è prevista nel settembre 2016.
Il nuovo testo non prevede più la pena di morte. Dopo Figi, Madagascar e Suriname, la Mongolia è quindi il quarto paese ad aver abolito la pena di morte nel 2015 e il 102esimo in totale.
Nella foto Tamara Chikunova |
Lettura del messaggio del Presidente al convegno dei ministri della giustizia |
L'adesione al trattato impegna solennemente il paese di fronte alle Nazioni Unite a non fare più ricorso alla pena di morte e ad adottare tutte le misure necessarie ai fini della sua abolizione nel suo sistema giurisdizionale.
La Comunità di Sant’Egidio accoglie la notizia con grande soddisfazione ed entusiasmo, dopo aver collaborato ed accompagnato passo dopo passo il cammino inaugurato dal presidente della Repubblica Tsakhia Elbegdorj dal 2010 verso l’abolizione della pena capitale, anche attraverso il lavoro dell'attivista Tamara Chikunova.
Nel settembre 2010 infatti una visita di una delegazione della Comunità ad Ulaan Baatar è stata determinante nella messa a punto del progetto di crescita del consenso parlamentare, fatto di iniziative politiche e culturali – assemblee nelle scuole e nelle università, campagne mediatiche sulla carta stampata e televisive, raccolte di firme sul territorio, adesione della capitale alla giornata internazionale “Città per la Vita” il 30 novembre 2011 - con il coinvolgimento dell’Unione Europea. Tale mobilitazione ha permesso nel tempo di superare gli ostacoli dovuti all’opposizione dei deputati del Partito Rivoluzionario del Popolo Mongolo, maggioritario in Parlamento, determinati a mantenere la pena capitale nell’ordinamento dello stato.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono graditi. La redazione si riserva di moderare i commenti che non contribuiscono alla rispettosa discussione dei temi trattati