mercoledì 16 marzo 2016

Italia a Vienna chiede abolizione pena di morte per reati di droga

L'intervento del sottosegretario Ferri

VIENNA, 16 MARZO – L’Italia e’ impegnata a inserire nel documento finale della Sessione Speciale dell’Assemblea Generale sul problema mondiale della droga l’abolizione della pena di morte per i reati legati al tragico di stupefacenti. Lo ha detto a Vienna il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, intervenendo nella sessione annuale della Commissione Droga delle Nazioni Unite dedicata alla preparazione dell’evento in programma a New York dal 19 al 21 aprile.

Parlando a titolo nazionale, Ferri, ha ribadito la richiesta dell’Italia affinché la comunità internazionale colga l’occasione offerta dall’UNGASS per riflettere su “cosa funzioni e cosa non funzioni” nelle politiche nazionali ed internazionali in materia di droga.

Ricordando che l’obiettivo ultimo delle tre Convenzioni ONU sulla droga è la tutela della salute ed il benessere dell’umanità, il Sottosegretario Ferri ha ribadito la richiesta dell’Italia, affinché l’UNGASS 2016 promuova politiche autenticamente equilibrate, basate sul pieno rispetto dei diritti umani ed orientate alla tutela della salute.

A tal riguardo, Ferri ha ribadito la richiesta dell’Italia affinché l’UNGASS 2016 promuova l’abolizione della pena di morte per i reati in materia di droga ed ha inoltre ricordato l’importanza di promuovere il principio di proporzionalità nei sistemi di giustizia penale, tramite risposte diversificate e proporzionate ai diversi fenomeni collegati alla droga, puntualizzando l’esigenza di prevedere sanzioni alternative per le condotte di minore gravità, anche al fine di raggiungere livelli accettabili nella popolazione carceraria e di assicurare cure e trattamento sanitario adeguati. Una posizione condivisa dal capo di UNODC Yuri Fedotov che ha parlato di “proporzionalita’ necessaria” nel sistema delle pene, perche’ “risposte sproporzionate non servono la causa della giustizia” e “l’applicazione della pena di morte per i reati di droga non e’ mai stata nella lettera o delle convenzioni Onu sull’argomento”.

Ferri ha ribadito la determinazione dell’Italia a continuare a contrastare il traffico di droga, anche tramite il rafforzamento della cooperazione internazionale, che vede il nostro Paese già fortemente impegnato, e la promozione dell’applicazione della Convenzione di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale.

Nel suo intervento il sottosegretario ha ribadito il ruolo centrale della società civile nella elaborazione, attuazione, monitoraggio e valutazione delle politiche in materia di droga. A tal riguardo, ha ricordato la recente riunione organizzata dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri con le organizzazioni della società civile italiana e con le organizzazioni del privato sociale accreditato e le istituzioni competenti in materia, mirata a promuovere il dialogo in vista dell’UNGASS e della successiva attuazione delle sue raccomandazioni operative. (@OnuItalia)

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