Cardinale Yeom |
"Da anni non ci sono esecuzioni capitali in Corea. La Chiesa cattolica ha sempre ribadito il no alla pena di morte. E vede con favore l'iniziativa di parlamentari, cristiani e non, che hanno raccolto le firme per chiedere l'abolizione della pena capitale dalla legislazione coreana": lo ha dichiarato all'Agenzia Fides il Cardinale Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul, mentre la
Commissione nazionale per i Diritti umani (NHRC), organismo governativo, sta conducendo una campagna con l'obiettivo di abolire ufficialmente la legge sulla pena di morte.
"E' vero che nella società coreana c’è chi ancora la sostiene. Esiste la paura che eliminarla possa incoraggiare il crimine. La comunità cattolica, in questi anni, ha sempre testimoniato e incoraggiato il rispetto della vita e la logica del perdono, accompagnando anche i familiari delle vittime" ha detto il Cardinale in un colloquio con l’Agenzia Fides a Seul.
L’obiettivo della abolizione è vicino anche per l'atteggiamento favorevole del Presidente coreano, il cattolico Moon Jae-in.
Il capo dell'ufficio politico della Commissione per i diritti umani, Shim Sang-don, ha dichiarato: "Stiamo lavorando per un annuncio da parte del Presidente Moon Jae-in sulla moratoria della pena di morte in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di quest'anno". La moratoria sarebbe un passo avanti nel processo formale verso l'abolizione. E' stata avviata, intanto, una discussione in tal senso con il Ministero della Giustizia per stabilire i passi da compiere, ha aggiunto Shim, notando che "il Presidente Moon ha dato una risposta positiva in merito all'abolizione quando abbiamo sollevato la questione nel dicembre scorso".
In Corea del Sud la pena capitale è in vigore per punire i crimini gravi. Ma lo stato non esegue una condanna a morte sui prigionieri nel braccio della morte dal dicembre 1997. Amnesty International considera i paesi che non eseguono una condanna per oltre 10 anni "abolizionisti di fatto".
La Commissione per i Diritti umani ha mantenuto la sua posizione a sostegno dell'abrogazione della pena di morte, raccomandandola al Parlamento coreano nell'aprile 2005, e ha presentato una petizione alla Corte costituzionale nel luglio 2009. Ora la Commissione presenterà un progetto abolizionista, con particolare attenzione alle misure alternative.
Attualmente ci sono 61 prigionieri, inclusi ufficiali militari, condannati e reclusi nel broccio della morte in Corea del Sud. (PA) (Agenzia Fides 25/6/2018)
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