domenica 31 maggio 2015

Vescovi Usa salutano l’abolizione della pena di morte in Nebraska

Il no del Congresso del Nebraska alla pena di morte “Un ulteriore passo verso la costruzione della cultura della vita”. Così il presidente della Commissione per la giustizia e lo sviluppo umano della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), mons. Thomas G. Wenski, ha salutato ieri l’abolizione della pena di morte nello Stato del Nebraska. Il provvedimento è stato approvato dal Congresso locale il 29 maggio,
superando il veto opposto dal governatore, il repubblicano Pete Ricketts.Non si può insegnare uccidendo che uccidere è maleMons. Wenki si è felicitato per la decisione con i membri del Congresso, la Conferenza episcopale del Nebraska e con tutti coloro che si sono impegnati in questa battaglia, senza dimenticare i familiari delle vittime di crimini violenti: “Anche se cerchiamo giustizia per questi gravi delitti – ha detto - la nostra fede esige che chiediamo di costruire una cultura della vita in cui ogni vita umana ha valore. Siamo persone di profonda speranza, anche per le anime più perdute. Continuiamo a dire che non possiamo insegnare che uccidere è sbagliato, uccidendo”, ha aggiunto mons. Wenki.
I ripetuti interventi dei vescovi contro la pena di morteDa quando è stata reintrodotta nel 1976 dalla Corte Suprema, i vescovi degli Stati Uniti sono intervenuti ripetutamente per chiedere l’abolizione della pena capitale, applicata ancora oggi in 31 Stati dell’Unione. Oltre che il Magistero della Chiesa sulla sacralità della vita umana, uno dei loro argomenti ricorrenti contro la pena di morte è la sua inefficacia pratica come deterrente contro il crimine.

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