domenica 11 ottobre 2015

Sant'Egidio in prima linea nella lotta per l'abolizione della pena di morte

Giornata mondiale contro la pena di morte: 
Non Justice Without Life!

La campagna internazionale contro la pena capitale prosegue insieme in Texas nel Viaggio della Speranza, mentre a Dallas e a Houston Bill Pelke e i familiari delle vittime ricordano i loro cari e riaffermano la loro scelta di perdono e riconciliazione e chiedono l'abolizione, perché non c'è giustizia senza vita!

La Comunità di Sant'Egidio lancia la prossima "Giornata Mondiale delle città per la vita" negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Il 30 novembre prossimo oltre 2000 città saranno unite nel cammino dalla moratoria all'abolizione.

Carlo Santoro della Comunità di Sant'Egidio ha ricordato le recenti parole di
Carlo Santoro, Sant'Egidio
papa Francesco che hanno incoraggiato i legislatori a impegnarsi per l'abolizione globale della pena di morte. Nel suo intervento 
Carlo Santoro ha affermato che il Texas è cambiato da quando nel 1998 era venuto per la prima volta a far visita ai condannati nel braccio della morte. Quest'anno per la prima volta non ci sono state condanne a morte!  La situazione negli Stati Uniti sta cambiando, il giudice Scalia, un fiero sostenitore della pena capitale, 
ha recentemente confessato la sua paura che la pena di morte possa finire presto. 

Carlo ha spiegato l'iniziativa "Cities for life" diffusa in tutto il mondo e ha invitato i partecipanti a impegnarsi a cercare nuove città.  Città per la vita 
Bill Pelke, Journey of Hope
sostiene il dibattito a favore dell'abolizione, ma  aiuta 
anche a parlare della violenza che si sviluppa nelle nostra società e in tutto le nostre città. E' necessario innanzitutto disarmare i cuori, partendo ognuno dal proprio e abolire le armi, troppe armi non possono che produrre violenza e morte. L'uso delle armi è strettamente connesso alla pena di morte. La pena di morte non è una soluzione ed è tempo di abolirla, proprio come ha chiesto papa Francesco. E, ha affermato ancora Carlo Santoro, dobbiamo ribellarci alla cultura dello scarto, ogni vita è sacra e non può essere rifiutata!  E la globalizzazione può essere considerata come una buona opportunità per le giovani generazioni. Nessuno può sentirsi indifferente se un altro essere umano soffre o sta per essere subire l'esecuzione sul lato opposto del pianeta.

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